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27 Ottobre 2020Negli ultimi tempi il mondo ha subìto una serie di cambiamenti decisamente importanti.
E’ pacifico affermare, infatti, che fattori come riscaldamento globale, scioglimento dei ghiacciai, emissioni CO2 e quant’altro stiano danneggiando ogni giorno sempre di più l’equilibrio terrestre.
Poste in essere siffatte premesse, dunque, è pacifico affermare che tenere sotto controllo determinati fattori legati all’inquinamento sia assolutamente fondamentale per cercare di arginare, laddove possibile, i danni causati.
Per fare in modo che ciò avvenga, il legislatore ha pensato di produrre una serie di normative atte a monitorare quelli che sono i consumi delle case, cercando in tal modo di fornire dei dati oggettivi da utilizzare in un secondo momento per fare i rilievi del caso e per rimediare, eventualmente, a quelli che possono essere dei fattori che potrebbero arrecare danno alla salubrità dell’immobile nel suo complesso.
A questo punto, dunque, si rivela essere di fondamentale importanza cercare di capire quali siano effettivamente questi documenti e per quale motivo questi siano così importanti ai fini della valutazione energetica.
Cos’é l’Attestato Prestazione Energetica (APE)
Attraverso il Decreto Legge 63/2013 è stato introdotto un documento denominato APE: tale documento ha come scopo principale quello di rilevare tutti quelli che sono i dati concernenti le caratteristiche energetiche di una casa, un appartamento o, più in generale di un immobile di qualsiasi natura esso sia.
Attraverso un’apposita scala che va da A a G, l’APE è in grado di rilevare effettivamente quale sia il livello energetico dell’immobile, andando a valutare una serie di elementi quali ad esempio l’isolamento termico, il comfort o la salubrità all’interno degli ambienti.
Attraverso queste rilevazioni, dunque, si stabilisce se effettivamente un immobile sia vivibile e quali siano effettivamente le sue condizioni.
Inoltre, è interessante osservare come dal 2013 ad oggi vi siano state una serie di modifiche e di integrazioni relative a questa normativa: attraverso la legge 90/2013, infatti, sono state stabilite anche le circostanze precise in cui è obbligatorio redigere tale certificazione energetica.
La normativa, dunque, ha trovato una sua evoluzione.
Come viene realizzata l’APE
L’APE, come visto, è un documento praticamente fondamentale; a questo punto ci si potrebbe chiedere, lecitamente, chi sia autorizzato a rilasciare questo particolare documento che certifica la tipologia di classe energetica dell’immobile.
L’APE viene realizzato e rilasciato da un soggetto che sia accreditato alla Regione di appartenenza: il professionista che interviene è, in via generale, un tecnico abilitato alla progettazione di impianti, quale ad esempio un ingegnere, un architetto o un geometra.
La redazione di tale documento, tuttavia, vale solo fino a quando non vengano posti in essere particolari interventi che potrebbero modificare, in tutto o in parte, la struttura stessa dell’edificio oggetto dell’APE; ciò significa, dunque, che qualora si facciano dei lavori di ristrutturazione al tetto, ad esempio, è quantomai opportuno provvedere a redarre dal principio l’APE, poiché qualsiasi tipologia di intervento che potrebbe mutare la classe energetica dell’edificio, deve essere adeguatamente segnalato all’autorità competente che provvederà a fare i dovuti aggiornamenti.
In quali casi serve il certificato energetico APE
Sebbene il certificato energetico non sia un documento obbligatorio, è comunque consigliabile provvedere alla sua redazione per avere un’idea chiara e precisa di quali siano i consumi della propria abitazione.
Una volta individuati, infatti, si potrà anche intervenire con maggior cognizione di causa, così da poter porre rimedio a quelle che sono le criticità maggiori dell’immobile.
Tuttavia, vi sono una serie di circostanze in cui la produzione del certificato energetico è obbligatoria: in caso di assenza, infatti, è possibile incorrere in una serie di sanzioni amministrative pecuniarie.
Come anticipato in precedenza, è doveroso redigere il certificato energetico qualora si pongano in essere interventi di ristrutturazione o che potrebbero, in qualsiasi misura, cambiare o modificare la struttura stessa dell’edificio. Qualsiasi tipologia di cambiamento deve essere adeguatamente segnalato.
Inoltre, anche la compravendita di edifici, appartamenti e quant’altro richiede la produzione del certificato energetico (spesa che è a carico del venditore).
La redazione di tale documento, inoltre, è di importanza fondamentale anche nel caso di edifici della Pubblica Amministrazione che abbiano una superficie utile maggiore di 250 Mq.
In definitiva, dunque, è pacifico affermare che l’APE sia un documento di importanza decisamente fondamentale, poiché attraverso la sua produzione è possibile classificare l’abitazione, l’edificio o semplicemente il proprio appartamento attraverso una valutazione oggettiva di una serie di parametri.
In questo modo è anche possibile porre rimedio ad eventuali problematiche che potrebbero insorgere a causa della vetustà dei materiali di costruzione e quant’altro.
Nonostante la normativa non preveda che tale produzione documentale sia obbligatoria, è comunque consigliabile cercare di tenerla sempre a portata di mano per qualsiasi evenienza; la sua redazione, dunque, deve essere effettuata solo ed unicamente da personale adeguatamente accreditato con la Regione di competenza territoriale.
Per quanto riguarda il costo dell’APE, invece, è possibile affermare che la sua redazione si aggiri intorno ai quaranta/settanta euro.
Provvedere alla produzione di questo documento, inoltre, è decisamente importante qualora si abbia intenzione di usufruire dell’Ecobonus concernente le detrazioni fiscali fino al 110%; tuttavia, per ottenere questa importantissima agevolazione, è appunto di fondamentale importanza produrre l’APE affinché possa essere debitamente testimoniata la classe energetica dell’immobile in oggetto.