Isolamento termico a cappotto
Per isolare un edificio, evitando di disperdere calore in inverno e mantenendo gli ambienti freschi in estate, il modo migliore è realizzare un cappotto termico: si tratta di un intervento tecnico che permette di mantenere stabili le temperature dei locali applicando dei materiali appositi sulle facciate esterne degli immobili.
I vantaggi che ne derivano sono misurabili soprattutto in termini di risparmio energetico: si tratta infatti di un sistema di isolamento termico particolarmente efficace che consente di ridurre i consumi del gas metano che alimenta l’impianto di riscaldamento e di energia elettrica per l’impianto di condizionamento.
Il cappotto termico può essere fatto secondo diverse procedure e utilizzando pannelli o intonaci realizzati in diversi materiali, alcuni più efficaci di altri.
La scelta, sia del tipo di cappotto sia del materiale da utilizzare, dipende dal budget a disposizione, ma anche da altri fattori, come lo stato dell’abitazione: a seconda se si tratti di un immobile da ristrutturare o di nuova costruzione, ad esempio, converrà intervenire in un modo piuttosto che in un altro.
I due tipi principali di cappotto termico sono quello esterno e quello interno: vediamoli nel dettaglio nel seguito dell’articolo.
Cappotto termico interno
Il cappotto termico interno a Monza è un intervento tecnico efficace per ottenere isolamento sia termico che acustico e può essere anche piuttosto semplice nella realizzazione, se ci si affida a professionisti seri.
La coibentazione ottenuta può essere davvero ottima e il risparmio su luce e gas altrettanto interessante.
Quanto ai prezzi, molto dipende dal materiale che si sceglie di utilizzare: per i materiali si può oscillare da circa 10 euro fino anche a 50 per metro quadro; per quanto riguarda invece la manodopera, i costi medi vanno dai 10 ai 30 euro circa. Il cappotto termico interno può essere fatto usando pannelli di sughero: si tratta di un materiale molto spesso utilizzato in queste circostanze, grazie anche al fatto che si tratta di un prodotto non tossico.
Molto importante, infatti, nella realizzazione di un cappotto termico interno, la scelta dei materiali, che devono essere assolutamente non tossici: meglio quindi scegliere prodotti naturali, anche se più costosi. Bene quindi fibre di legno, lana o cellulosa, mentre sono da evitare schiume o polietilene.
Bisogna fare attenzione anche allo spessore dei pannelli, che non devono essere troppo ingombranti per non ridurre lo spazio abitativo. Inoltre, i materiali devono essere traspiranti, altrimenti il rischio è quello di favorire la produzione di umidità e muffe.
Il cappotto termico interno è particolarmente consigliato in alcune circostanze particolari, ad esempio quando non si dispone dei permessi necessari per intervenire sulle facciate esterne. Va detto però che il cappotto termico interno è meno efficace rispetto a quello esterno, anche se costa molto meno.
Una coibentazione con il cappotto termico interno permette comunque un buon isolamento e ha come conseguenza anche l’aumento del valore dell’immobile, aspetto importante nel caso si abbia l’obiettivo di metterlo in vendita.
Cappotto termico esterno
Il cappotto termico esterno viene posato sulla parte esterna delle facciate e può essere posto anche sul tetto. Un intervento di questo tipo è in grado di garantire il mantenimento di temperature interne più confortevoli, grazie all’isolamento dal freddo o dal caldo che vengono dall’esterno.
I lavori devono essere eseguiti da professionisti del settore seri e capaci. Si tratta di un intervento decisamente più costoso rispetto al cappotto termico interno, ma anche molto più efficace e molto più vantaggioso in termini di risparmio energetico.
Nel caso di una casa in costruzione o da ristrutturare, è quindi, senza dubbio, una scelta da preferire.
I prezzi, in ogni caso, dipendono sempre dai materiali scelti: per scegliere quelli giusti, è bene affidarsi ai consigli di un professionista, che potrà valutare al meglio le caratteristiche dell’immobile.
Ai prezzi del materiale andrà aggiunto quello della posa in opera.
Si può optare per i pannelli con cui rivestire le facciate, oppure per un intonaco termoisolante di finitura.
Perché il lavoro duri nel tempo, è importante che i materiali scelti siano di buona qualità: lana di roccia o sughero sono le scelte più frequenti, ma anche la fibra di legno è una buona scelta, come il polistirene espanso e quello con grafite, ancora più isolante.
Possibilità detrazioni fiscali
Con l’ultima legge di stabilità è stato rinnovato anche per il 2021 l’incentivo detto eco bonus, con il quale è possibile ottenere detrazioni fiscali importanti per tutti quegli interventi – strutturali e non – che vanno a migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
Tra gli interventi che prevedono possibilità di detrazioni fiscali è compreso anche la realizzazione dei cappotti termici, sia interni che esterni. In particolare la coibentazione degli immobili, è prevista una detrazione fino al 75% delle spese sostenute.
La detrazione avviene in quota parte per la durata di dieci anni e l’ammontare massimo da portare in detrazione è pari a 96.000 euro.